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Telemarketing selvaggio: l'86,5% di chi chiama non è iscritto al Registro degli operatori di comunicazione (ROC)


martedì 23 marzo 2021
di GDPRlab.it



Assocontact e L'osservatorio Imprese e Consumatori (OIC) stanno ricevendo sempre più segnalazioni riguardanti l'abuso di contatti a fine di telemarketing. Appena un mese fa le due realtà hanno pubblicato un decalogo in materia di telemarketing, col quale hanno indicato ai consumatori le modalità corrette e legali tramite il quale è lecito essere contattati da contact center per finalità di marketing.

Contestualmente al decalogo hanno reso disponibile per i consumatori un form tramite il quale poter segnalare abusi e inviare lamentele.

In appena un mese di attività i risultati sono evidenti e, purtroppo, allarmanti. Primo dato significativo è che oltre l'86,5% delle segnalazioni riguarda call center e contact center che non sono iscritti al Registo degli Operatori di Comunicazione, a ribaidire quando vi sia l'abitudine, in questo settore, ad aggirare le norme che lo regolano.

Diminiuiscono le segnalazioni riguardanti le Telco (-5%), ma aumentano quelle riguardo a operatori di Energia (+5%): +7% invece sono le segnalazioni afferenti ai contatti cosiddetti di "pratica scorretta", che altro non sono che quelle telefonate nel quale sono proposte in maniera fuoriviante, poco chiara e fraudloneta nuove offerte. 

I contact center che invece sono iscritti al ROC sono stati riguardati da un basso numero di segnalazioni e lamentele, quasi tutte relative all'eccessiva frequenza delle telefonate.

Un tipo di segnalazione ricorrente e molto particolare riguarda le chiamate correlate al tema Mercato libero dell'energia: qui gli utenti segnalano oltre a contatti illegittimi, eccessivamente frequenti e in alcuni casi truffaldini, anche a tendenza degli operatori a inventarsi promozioni e proposte che vanno ben oltre le reali promozioni esistenti.

Lelio Borgherese, Presidente di Assocontact ha dichiarato, analizzando i dati:
"La parola chiave qui è trasparenza. L’aver sostenuto fortemente questa partnership con OIC, mettendoci volutamente in discussione per favorire un percorso di riconciliazione con i consumatori parte proprio dalla constatazione che ahimè, le cose non stanno andando bene. Come sostenuto anche dal Professor Pasquale Stanzione, Presidente dell’Autorità garante della protezione dei dati personali, serve un atteggiamento proattivo da parte di tutti: call e contact center legali, committenti e consumatori. La situazione potrà realmente cambiare grazie, anche, all’adozione e all’utilizzo di strumenti efficaci come il Decalogo, la Camera di Compensazione, la revisione del Codice di Autoregolamentazione e, non da ultimo, l’allargamento del Registro delle Opposizioni anche alle numerazioni mobile, in arrivo entro questa estate".




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