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Il Garante contro il cyberbullismo: la scheda informativa sulle tutele per i minori vittime e un video su come denunciare


mercoledì 22 settembre 2021
di GDPRlab.it



Il Garante italiano scende in campo contro il cyber bullismo, data la costante e netta crescita del fenomeno. Per farlo, ha optato per prima cosa sulla pubblicazione di una scheda informativa contenente sia riferimenti normativi per il contrasto al fenomeno, sia consigli su come difendersi: a questo è affiancato un video che spiega come le vittime di cyberbullismo possono denunciare e reagire.

I riferimenti normativi: cosa prevede la legge 71/2017?
La legge 71/2017 fu promulgata all'apposito scopo di contrastare ed arginare, fornendo anche strumenti di reazione, il fenomeno del cyberbullismo. La legge consente ai minori di chiedere l'oscuramento, il blocco o la rimozione di contenuti riferiti alla vittima e che costituiscono materiale che denigra, offende, insulta, minaccia o imbarazza la vittima: si può chiedere la rimozione di ogni tipologia di formato, dalle foto ai video (sopratutto se deep fake), passando per pagine web sino a singoli post social.

La richiesta di agire su tali contenuti va inviata al titolare del trattamento o al gestore del sito web o del social che ospita il contenuto / i contenuti offensivi: quest'ultimo deve rispondere e provvedere entro tempistiche previste dalla legge. La richiesta può essere eseguita direttamente dal minore che abbia più di 14 anni, oppure da chi ne esercità la patria potestà. In caso non si ottenga risposta o il titolare del trattamento / gestore non esegua la richiesta, si può contattare direttamente il Garante per la protezione dei dati, che si attiva entro le 48 ore dalla ricevuta segnalazione.

Le segnalazioni vanno inviate all'email [email protected] utilizzando l'apposito modello, disponibile qui.

I dati dipingono un quadro fosco
La necessità del Garante di scendere in campo è dovuta, come dicevamo, alla costante crescita del fenomeno. Stando ai dati che l'Osservatorio Indifesa ha presentato in occasione del Safer Internet day 2021, il 68% dei minori tra i 13 e 23 anni dichiara di aver assistito a fenomeni di cyberbullismo o bullismo, il 61% invece di esserne o esserne stati vittime. 6 intervistati su 10 hanno dichiarato di non sentirsi al sicuro online e la principale preoccupazione (66%) è proprio il cyberbullismo.

Il 42% ha dichiarato di aver subito o subire violenze psicologiche da parte di coetanei, oltre il 44% delle ragazze sottolinea invece come abbia provato paura e disagio durante la navigazione a causa di commenti non desiderati di carattere sessuale. Di contro, l'8% delle ragazze ha confessato di aver compiuto atti di cyberbullismo: i ragazzi invece fanno segnare un 14%.

Tra le principali preoccupazioni dei minori in rete ci sono il cyberbullismo in testa (66%), perdita di privacy e riservatezza (49%), revenge porn (41%), adescamento da parte di sconosciuti (49%), molestie online (51%). Sul revenge porn emerge un dato preoccupante: 1 intervistato su 3 conferma di aver visto circolare online foto intime di se stesso o di amici.

 




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