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giovedì 9 giugno 2022
di GDPRlab.it
Il Garante privacy ha avviato tre istruttorie su altrettante iniziative basate sul principio dello della cittadinanza a punti, ovvero il meccanismo premiante per i cittadini "virtuosi".
C'è una puntata della popolare serie distopica Black Mirror che narra le vicissitudini di una giovane donna vittima di una serie di equivoci e sventure. Lacie Pound, questo il nome della protagonista, vive in una società in cui chiunque può votare gli altri tramite social. Lacie ha un punteggio di 4,2 su 5 e si impegna moltissimo per essere ancora più popolare. Vuole comprare una nuova casa e, raggiungendo un punteggio di 5 su 5, potrà accedere ad un forte sconto. Un'amica molto popolare (4,8) le offre una occasione irripetibile: parlare al suo matrimonio. Un discorso che, se conquistasse le simpatie del pubblico, le permetterebbe di fare un bel salto avanti nel ranking sociale.
Il volo che deve prendere per raggiungere il luogo del matrimonio viene cancellato. Non ha un punteggio sufficiente, però, per avere un posto su un altro volo. Si altera, se la prende con la guardia di sicurezza dell'aeroporto, che la punisce. Per 24h Lacie vede abbassato il proprio punteggio di popolarità. Cerca comunque di raggiungere il matrimonio facendo l'autostop, ma nessuno le dà un passaggio. Il suo punteggio è troppo basso e nessuno si fida di lei. Soltanto un'anziana camionista le dà un passaggio. Nel viaggio l'anziana autista le racconta di come anche lei fosse ossessionata dal "ranking". Almeno fino a quando suo marito non morì di cancro: i medici preferirono curare un paziente con un punteggio di popolarità più alto.
Lacie arriva al matrimonio, ma la sua amica la chiama per dirle di non presentarsi. Il suo punteggio ormai troppo basso la imbarazza. Si presenta comunque al matrimonio, si ubriaca e rovina la festa a tutti. Viene arrestata. Ma è libera, perchè non si preoccuperà più della sua popolarità.
Certo, è una descrizione estrema della "cittadinanza a punti" ma il collegamento tra vantaggi / diritti e un punteggio associato da terzi preoccupa il Garante.
Il Garante ha deciso di attivarsi sul tema della cittadinanza a punti perché sempre più spesso gli enti locali stanno avviando o mostrando interesse a meccanismi di scoring da associare a comportamenti "virtuosi" e dal quale dipendono vantaggi/sanzioni e diritti.
"Le tre istruttorie sono state avviate sia su segnalazione che d'ufficio da parte del Garante" così si legge nel comunicato stampa sul tema.
"Gli interventi dell'Autorità si sono resi necessari a causa dei rischi connessi a meccanismi di profilazione che comportino una sorta di "cittadinanza a punti" e dai quali possano derivare conseguenze giuridiche negative sui diritti e le libertà degli interessati, inclusi i soggetti più vulnerabili." prosegue il comunicato.
Uno sguardo più ampio > Filosofia dei dati personali
I progetti attenzionati dal Garante sono tre:
Sotto osservazione prima di tutto, come sono raccolti e trattati i dati a partire dalla verifica della loro eventuale pseudonimizzazione o anonimizzazione.
"Nel richiamare tutti gli enti locali a valutare con la massima attenzione eventuali future adozioni di progetti di "social scoring" o sue derivazioni, il Garante ribadisce la necessità che queste iniziative siano sempre e comunque anticipate da puntuali valutazioni di impatto e rispettino i principi fondamentali del Regolamento Ue." conclude il Garante.
Qui è disponibile il comunicato stampa completo del Garante
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