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Il Garante italiano ancora contro TikTok: le misure adottate a tutela dei minori non sono sufficienti.


martedì 18 maggio 2021
di GDPRlab.it





Come più volte accennato, il Garante Italiano ha da tempo puntato i riflettori su Tik Tok, sopratutto sul rapporto tra il social media cinese e i numerosissimi utenti minorenni che lo popolano. Il problema non sta soltanto nelle forme e modalità di trattamento dei dati di utenti minorenni, quanTo anche nei rischi che gli utilizzatori corrono sulla pattaforma: dalle challenge a vario tema, alcune delle quali hanno portato a danni fisici se non addirittura alla morte dei partecipanti, fino al problema della pedopornografia... insomma regolare l'accesso a Tik Tok da parte degli utenti minorenni è un atto dovuto non soltanto in termini della protezione dei dati sensibili di utenti "sensibili", ma anche in termini di protezione dell'incolumità, fisica e psicologia, dei ragazzi.

Sul tema il Garante è stato chiarissimo, intimando a tik Tok una serie di provvedimenti urgenti da adottare, alcuni dei quali sono già stati implementati:

Tra il 9 febbraio, inizio del blocco imposto dal Garante, e il 21 aprile sono stati più di 12 milioni e mezzo gli utenti italiani ai quali è stato chiesto di confermare di avere più di 13 anni per accedere alla piattaforma e sono stati oltre 500 mila gli utenti rimossi perché probabili infratredicenni: circa 400 mila perché hanno dichiarato un’età inferiore ai 13 anni e 140 mila attraverso una combinazione di moderazione e strumenti di segnalazione implementati all’interno dell’app”.

Risultati buoni, ma non sufficienti, ha dichiarato il Garante, che ha chiesto esplicitamente a Tik Tok di mettere in campo ulteriori interventi per impedire l'accesso alla piattaforma a chi ha meno di 13 anni.

Da parte sua Tik Tok ha preso l'impegno di garantire la cancellazione entro 48 ore degli account segnalati che, all'esito di verifiche interne, risultino facenti capo ad utenti con età inferiore a 13 anni. Non solo: il punto più importante è il fatto che Tik Tok ha ribadito che metterà in campo tutti gli sforzi possibili per rafforzare le verifiche di accesso al social, sfruttando anche l'aiuto dell'intelligenza artificiale. La volontà condivisa è quella di minimizzare i rischi che gli utilizzatori sotto i 13 anni di età possono correre sulla piattaforma.

TikTok sta anche organizzando una serie di iniziative comunicative, interne all'app ma anche sui giornali e radio, per educare e sensibilizzare gli utenti sull'uso sicuro e consapevole del social che, come sappiamo, è stato duramente criticato per i fatti di cronaca nera che lo hanno, suo malgrado, visto protagonista. Anche l'informativa sul trattamento dati sarà rivista, al fine di renderla molto più semplice e chiara alla lettura: probabilmente avrà anche una modalità di consultazione interattiva dedicata proprio agli utenti minorenni, al fine di semplificare il più possibile la comprensione dell'informativa stessa e, si spera, migliorare la sicurezza dell'esperienza sull'app.

La collaborazione col Garante
Un dettaglio molto importante è la volontà espressa da Tik Tok di collaborare strettamente col Garante: il social metterà in condivisione col Garante dati e informazioni relativi proprio all'efficacia e utilità delle misure adottate, al fine di studiare collegialmente ulteriori miglioramenti e nuove misure che possano essere efficaci. Fatto in parte dovuto: il Garante da parte sua continuerà a vigiliare sull'adempimento da parte di TikTok degli impegni presi, mettendo a verifica quanto fatto e questo avverrà indipendentemente dal grado di collaborazione che ByteDance offrirà.

Arriva il Centro di trasparenza e responsabilità europeo
Per confermare la volontà di cambiare rotta, TikTok ha anche annunciato che, dal 2022, sarà attivo il primo Centro di trasparenza e responsabilità europeo, con sede in Irlanda: il centro sarà aperto ad esperti del settore e autorità, che avranno così modo di verificare le modalità con cui sono gestiti i dati, la privacy e la sicurezza degli utenti.

Nel Luglio 2020 una struttura equivalente è stata aperta negli Stati Uniti: quella irlandese sarà per ByteDance, proprietaria di TikTok, la prima struttura del genere in Europa.




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