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martedì 16 aprile 2024
Di Avv. Gianni Dell'Aiuto
Che lo si voglia o meno, l'intelligenza artificiale (AI) sta diventando sempre più diffusa in molte industrie e settori, e le aziende che vogliono rimanere competitive, potrebbero trovare sempre più necessario integrare l'AI nelle loro operazioni o cercare altre soluzioni strategiche che ne facciano uso.
Sono molteplici i fattori che conducono in questa direzione. Innumerevoli i vantaggi competitivi: le aziende che scelgono di adottare l'AI possono ottenerne numerosi e anche significativi, come l'automatizzazione dei processi, l'ottimizzazione delle decisioni e l'innovazione dei prodotti e dei servizi. Sicuramente i sistemi decisionali e di scelta automatizzati che influiscono su azioni e compiti ripetitivi vanno ad aumentare l'efficienza operativa, consentendo alle aziende di concentrarsi su attività di maggior valore aggiunto.
Ovviamente, grazie alla capacità di analizzare grandi quantità di dati e identificare modelli complessi, l'AI può supportare le decisioni aziendali fornendo insight e previsioni più accurate. Elementi indispensabili ala pianificazione.
Non ultimo elemento da considerare, sono le esigenze del mercato. Con il crescente sviluppo e l'adozione dell'AI da parte dei concorrenti e le aspettative dei clienti che cambiano costantemente e rapidamente, molte aziende possono sentirsi addirittura obbligate a incorporare l'AI per rimanere rilevanti nel mercato.
L'integrazione dell'intelligenza artificiale (IA) nelle attività aziendali richiede una pianificazione accurata e una valutazione approfondita di diversi fattori ad iniziare alla definizione di questa strategia nei processi organizzativi aziendali.
La protezione dei dati assume un ruolo fondamentale poiché l'IA si basa principalmente sull'analisi di grandi quantità di informazioni e, in tal senso, è essenziale garantire che tali dati siano trattati in modo sicuro e conforme alle normative sulla privacy per evitare possibili conseguenze legali che potrebbero tradursi in pesanti sanzioni. Inoltre, in simili contesti, diventa indispensabile salvaguardare l'immagine aziendale.
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Massima attenzione, quindi, alla fase di raccolta dei dati, ai necessari consensi che devono essere realmente consapevoli e non avere alla propria base informative generiche o copia-incolla come, purtroppo, ne vediamo ancora troppe in giro.
Per ogni azienda si rende poi necessaria la predisposizione di un’infrastruttura di archiviazione in grado di gestire in modo efficiente i dati utilizzati per addestrare e far funzionare i sistemi di IA, garantendo contemporaneamente la loro sicurezza e accessibilità.
Infine, non deve essere sottovalutata l’importanza del rispetto delle normative sul copyright, poiché l'IA potrebbe essere impiegata per creare contenuti o analizzare opere protette. Pertanto, le aziende devono assicurarsi di aderire alle normative per evitare controversie legali e rivendicazioni che, oltre al risarcimento danni, possono portare costi per la gestione dei contenziosi.
Proprio in tal senso l'AI Act prevede che i fornitori di modelli generativi di Intelligenza Artificiale debbano “documentare e rendere disponibile al pubblico una sintesi dell'uso dei dati di addestramento protetti dalla legge sul diritto d'autore”.
Per approfondire > La portata dell'AI Act
Sembra prosopopea a scriverlo, ma le aziende hanno un compito non indifferente di guardiani della legalità non solo verso il loro interno, ma anche verso l’esterno e vengono chiamate ad un loro tradizionalmente non loro, vale a dire quello di primi guardiani e custodi della protezione dal digitale.
Chi, infatti, fa il primo uso dei sistemi di AI e, addirittura, li sviluppa e produce, deve prima di tutto proteggere i destinatari di questi loro prodotti prima di immetterli sul mercato.
Ma sono tutte in grado di muoversi all’interno di veri e propri labirinti normativi a volte di non semplice interpretazione e, oltretutto, in costante cambiamento?
Le aziende, tramite i loro consulenti, sono chiamate ad un impegno non da poco anche in considerazione delle responsabilità di ogni imprenditore dopo la riforma del diritto fallimentare del nostro ordinamento.
Creare sistemi di sviluppo di AI non conformi ai dettami organizzativi oggi imposti dalla nuova formulazione dell’art. 2086 Codice civile, potrebbe voler dire mettere a repentaglio la continuità aziendale.
giovedì 19 dicembre 2024
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