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lunedì 24 febbraio 2025
Di Avv. Gianni Dell'Aiuto
Un tempo l’avvocato era il professionista che risolveva problemi giuridici. Oggi deve prevenire non solo quelli legali ma tutti quelli che possono presentarsi nella quotidianità di un’azienda.
Il diritto non basta più: servono visione strategica, competenze tecnologiche e un approccio manageriale. È questa la prospettiva, anche innovativa, di Avvocato d’Impresa 6.0, il nuovo libro di Gianni Dell’Aiuto, pubblicato da Efesto Editore.
Dell’Aiuto, membro del comitato scientifico di Accademia Italiana Privacy, ha coniato la definizione di Avvocato 6.0 e delineato una figura che non si limita a interpretare norme e cavilli, ma affianca le imprese nel gestire i rischi dell’era digitale. Intelligenza Artificiale, blockchain, cybersecurity e privacy non sono più materie da specialisti.
Sono il pane quotidiano di chiunque guidi un’azienda. Questo libro non è un manuale per giuristi, ma un prontuario per imprenditori e professionisti che si muovono tra norme, regolamenti e nuove sfide gestionali. Dal GDPR agli smart contract, dalla governance aziendale alle tecniche di public speaking, l’Avvocato 6.0 deve saper parlare più lingue: quella del diritto, certo, ma anche quella del business, della tecnologia e della comunicazione.
Tra Socrate e Larry Bird, Jeremy Rifkin con la sua economia dell’accesso e il pragmatismo di Thomas Sowell; tra Churchill e Larry Bird, con incursioni nei metodi di autodisciplina di David Goggins, l’autore mostra come la professione legale si sia trasformata e possa ancora evolversi. Oggi l’avvocato non deve essere un problem solver, ma un problem avoider. Perché prevenire il rischio, nell’era digitale, non è più un’opzione.
È l’unico modo per vincere la partita.
giovedì 27 marzo 2025
mercoledì 26 marzo 2025
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