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giovedì 18 giugno 2020
di Dott.ssa Silvia Matteucci
Il Garante per la Protezione dei dati ha dato parere positivo rispetto alla decisione del Ministero dell'Istruzione di pubblicare voti ed esiti degli scrutini scolastici in un'area riservata del registro elettronico e non sul classico tabellone pubblico. La decisione era stata assunta dal Ministero dell'Istruzione come misura conseguente alla necessità di limitare il più possibile gli accessi fisici negli istituti scolastici, assieme ad altre previsioni specifiche.
In dettaglio, la nota Nota 9168/2020 del Ministero dell'Istruzione prevede che gli esiti degli scrutini, con la mera indicazione "ammesso" o "non amesso" alla classe successiva siano pubblicati per ogni studente esclusivamente nell'area del registro elettronico cui accedono tutti gli studenti della classe di riferimento. La stessa modalità sarà valida anche per gli esiti degli scrutini di ammissione agli esami di Stato che concludono il secondo ciclo educativo. Diverso invece il procedimento per i voti nelle singole materie: ogni studente potrà consultarli nella propria area riservata del registro, accessibile solo con le proprie credenziali. Insomma, studenti della stessa classe sapranno promossi e bocciati, ma non sapranno i voti degli altri.
"A differenza delle tradizionali forme di pubblicità degli scrutini – che oltre ad avere una base normativa consentono la tutela dei dati personali dei ragazzi – la pubblicazione online dei voti costituisce una forma di diffusione di dati particolarmente invasiva e non coerente con la più recente normativa sulla privacy”, queste le parole del Garante all'ANSA.
Il Garante ha infatti rienuto molto pericolosa la pubblicazione dei dati online: i voti infatti, una volta esposti, rischiano di rimanere in rete per un tempo indefinito e possono essere registrati, utilizzati, anche incrociati con altri dati da chiunque, anche soggetti del tutto esterni al contesto scolastico. Ne consegue, per il Garante, una ingiustificata violazione del diritto alla riservatezza dello studente, categoria ritenuta molto delicata perchè in gran parte popolata di soggetti minorenni: sono tenuti in considerazione anche eventuali possibili ripercussioni sullo sviluppo della personalità, magari per quei soggetti che hanno ricevuto giudizi particolarmente negativi. L'ok del Garante quindi è derivante dalla scelta del Miur di indicare soltanto l'ammissione o meno e comunque solo sul registro elettronico: di qui invece il parere negativo sull'utilizzo di piattaforme diverse che non evitino i rischi di cui sopra.
E' comunque consentita, nei casi in cui la scuola sia sprovvita del registro elettronico, la pubblicazione all'albo della scuola degli esiti degli scrutini, ma con la sola indicazione di ammissione o non amissione alla classe successiva.
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