GUARDA QUIhttps://www.accademiaitalianaprivacy.it/areaprivata/foto/774/01.jpg
venerdì 31 marzo 2023
Il Garante Privacy impone lo stop (provvisorio) a ChatGPT in Italia per illecita raccolta di dati personali
"Stop a ChatGPT finchè non rispetterà la disciplina privacy"
L'incipt del comunicato stampa col quale il Garante annuncia lo stop provvisorio a ChatGPT è chiaro. Concretamente significa che il Garante per la Protezione dei dati personali ha disposto "con effetto immediato" la limitazione del trattamento dati degli utenti italiani. OpenAI, che ricordiamo è società statunitense, non potrà trattare ulteriormente i dati degli utenti italiani. Non per sempre, va detto, ma almeno fino a quando non adempirà alle previsioni della normativa privacy.
Contestualmente il Garante ha anche annunciato l'avvio dell'istruttoria.
Mettiamo mando al provvedimento completo per comprendere i perché dello stop al trattamento dei dati degli utenti italiani. Il Provvedimento è insolitamente breve, sicuramente perché adottato di emergenza e senza aver condotto istruttoria. I punti però sono molto chiari:
Per saperne di più > DATAFICATION: la nostra esistenza in dati
Ecco quindi perché il Garante ha deciso di bloccare ChatGPT in Italia. Nel provvedimento si legge, in dettaglio:
"ai sensi dell’art. 58, par. 2, lett. f), del Regolamento dispone, in via d’urgenza, nei confronti di OpenAI L.L.C., società statunitense sviluppatrice e gestrice di ChatGPT, in qualità di titolare del trattamento dei dati personali effettuato attraverso tale applicazione, la misura della limitazione provvisoria, del trattamento dei dati personali degli interessati stabiliti nel territorio italiano".
Limitazione che, come dicevamo, ha effetto immediato. OpenAI ha 20 giorni dalla ricezione del provvedimento per comunicare al Garante tutte le iniziative adottate per risolvere la posizione di non conformità ai regolamenti privacy.
La reazione di OpenAI non si è fatta attendere
Il provvedimento completo è disponibile qui
Per approfondire > Lo stop a ChatGPT, parla il Garante della Privacy: “Davvero dobbiamo scegliere tra progresso, diritti e libertà?”
giovedì 23 gennaio 2025
Leggi tutto...
CONDIVIDI QUESTA PAGINA!