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Errore umano e protezione dei dati: perché basta una svista per compromettere l’intera azienda


giovedì 17 aprile 2025
Di Avv. Gianni Dell'Aiuto



Ricordate il proverbio che recita: "Per un punto Martin perse la cappa". Dovrebbe essere stampato e appeso davanti ad ogni computer in azienda. Nella realtà odierna delle aziende digitali, questo detto assume un significato particolarmente rilevante. Un singolo errore umano, apparentemente insignificante, può innescare una catena di eventi capace di compromettere seriamente la sicurezza dei dati aziendali e la reputazione dell'organizzazione.

Da piccoli errori derivano grandi responsabilità 

Immaginate la scena. Un’azienda deve inviare una comunicazione via mail al suo cliente “E. Rossi” all’indirizzo corretto [email protected]. Ma per distrazione o autocompletamento non verificato, il messaggio finisce nelle mani di [email protected], persona del tutto estranea. Il contenuto della mail? Dati personali, magari legati a un reclamo, a un contratto, o peggio ancora — pensateci bene — dati sanitari, giudiziari, bancari.

A quel punto, il signor Erossi, che non ha richiesto nulla, non ha rapporti con l’azienda, ma ha appena ricevuto informazioni riservate altrui, può decidere di segnalare l’accaduto al Garante per la protezione dei dati personali. E la domanda è: cosa può accadere da lì?L'azienda potrebbe affrontare conseguenze che vanno ben oltre una semplice ammonizione.

Secondo il Data Breach Investigations Report 2024 di Verizon, il 68% delle violazioni informatiche a livello globale sono attribuibili a errori umani. Questo dato evidenzia come il fattore umano è ancora una delle principali vulnerabilità nella sicurezza delle informazioni. Errori come l'invio errato di mail, l'utilizzo di password deboli o la mancata attenzione alle procedure di sicurezza possono aprire brecce significative nei sistemi aziendali.

Per saperne di più > Errore umano e email ancora tra le prime cause di Data Breach

La responsabilizzazione del personale diventa quindi cruciale. Ogni dipendente deve comprendere che la protezione dei dati non è esclusivamente una questione tecnologica, ma una responsabilità condivisa. È fondamentale instaurare una cultura aziendale in cui la sicurezza delle informazioni sia percepita come parte integrante delle attività quotidiane.

Per raggiungere questo obiettivo, le aziende dovrebbero adottare diverse strategie:

  • Formazione continua: Organizzare sessioni periodiche per aggiornare il personale sulle ultime minacce e sulle migliori pratiche di sicurezza. La formazione deve essere pianificata e rinnovata ogni anno, adattandosi alle nuove normative e alle evoluzioni del panorama digitale .
  • Simulazioni pratiche: Eseguire esercitazioni che simulano scenari di violazione dei dati per preparare i dipendenti a riconoscere e reagire adeguatamente a potenziali incidenti. Questo approccio proattivo può aumentare la consapevolezza e l'efficacia nella prevenzione degli errori.
  • Chiarezza nelle procedure: Definire e comunicare in modo chiaro le politiche aziendali relative alla gestione dei dati, assicurandosi che ogni membro del team comprenda le proprie responsabilità. Un modello organizzativo ben strutturato può facilitare l'adozione di comportamenti corretti.
  • Monitoraggio e feedback: Implementare sistemi di controllo per rilevare comportamenti a rischio e fornire feedback costruttivi, promuovendo un miglioramento continuo.

La creazione di un piano di risposta efficace aiuta a educare il personale e a migliorare le strutture organizzative.

Il principio di accountability, introdotto dal GDPR, sottolinea l'importanza di una responsabilità attiva e dimostrabile nella protezione dei dati. Le aziende non devono solo conformarsi alle normative, ma anche essere in grado di dimostrare concretamente le misure adottate per garantire la sicurezza delle informazioni.

Approfondisci > L’analisi del rischio e il principio di accountability & Il principio di Accountability nel GDPR e i documenti utili

Conclusioni

In conclusione, mentre le tecnologie avanzano e le minacce informatiche evolvono, il fattore umano rimane una costante critica nella sicurezza dei dati. Investire nella formazione e nella responsabilizzazione del personale non è solo una misura preventiva, ma una strategia essenziale per proteggere l'integrità e la reputazione dell'azienda. Ricordiamoci che, spesso, è proprio per un punto che si può perdere molto più di una cappa.




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