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L'intelligenza artificiale: sfide etiche


giovedì 17 ottobre 2024
Di Avv. Gianni Dell'Aiuto



I Premi Nobel per la Fisica e la Chimica 2024, assegnati rispettivamente a John Hopfield e Geoffrey Hinton per i loro studi sulle reti neurali, e a Demis Hassabis, John Jumper e David Baker per l'uso dell'intelligenza artificiale (AI) nella biologia delle proteine, segnano una pietra miliare nella fusione tra tecnologia e scienza. Queste scoperte hanno aperto la strada a nuove frontiere nel machine learning e nella previsione delle strutture proteiche, con enormi potenziali benefici per l'umanità, ma sollevano anche questioni cruciali su etica e responsabilità.

L'AI come stumento di rivoluzione..

Le innovazioni riconosciute dall’assegnazione di questo premio mostrano chiaramente come l'intelligenza artificiale stia diventando uno strumento essenziale per affrontare sfide scientifiche di grande portata. La capacità delle reti neurali di apprendere dai dati e migliorare autonomamente le loro prestazioni, come mostrato dai lavori di Hinton e Hopfield, ha già trasformato campi come la medicina, la robotica e la scienza dei materiali.

Allo stesso tempo, AlphaFold2, sviluppato da Hassabis e Jumper, ha rivoluzionato lo studio delle proteine, facilitando nuove scoperte sui meccanismi di malattie e accelerando lo sviluppo di terapie personalizzate.
Tuttavia, l’applicazione di queste tecnologie solleva diverse domande etiche. Le reti neurali profonde, alla base delle innovazioni di Hinton e Hopfield, possono essere utilizzate per migliorare l'efficienza delle macchine, ma allo stesso tempo, portano il rischio di disoccupazione tecnologica e disparità economiche. L'automazione di processi complessi potrebbe sostituire molti lavori umani, soprattutto in settori legati all'analisi dei dati e alla diagnostica.

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Il riconoscimento delle capacità di AlphaFold2 nel predire strutture proteiche è un esempio evidente di come l'AI possa rivoluzionare la biologia molecolare. Questo strumento permette di capire meglio come le proteine si comportano e interagiscono, offrendo nuove possibilità di cura per malattie genetiche e cancerogene. Ma allo stesso tempo, la possibilità di progettare nuove proteine solleva preoccupazioni riguardo al bioterrorismo e all'uso non etico delle biotecnologie, come la creazione di virus sintetici.

Con l'intelligenza artificiale che diventa sempre più centrale in questi settori, è necessario porre attenzione all’etica del suo utilizzo. La trasparenza degli algoritmi e la responsabilità nell'uso dei dati sono temi cruciali. Le reti neurali, se mal gestite, possono perpetuare bias, mettere a rischio la privacy e creare disuguaglianze. Il rischio è che la crescente dipendenza dall'AI, come nel caso di AlphaFold2, riduca la supervisione umana e amplifichi errori sistemici.

...e minaccia? 

La sfida, dunque, sarà trovare un equilibrio tra il progresso scientifico e la giustizia sociale. Il futuro dell'intelligenza artificiale nel campo della scienza promette benefici immensi, ma richiede una governance attenta. Regolamentazioni forti e politiche etiche devono accompagnare lo sviluppo tecnologico per evitare abusi e disuguaglianze. Gli sviluppi futuri dovranno garantire che i vantaggi siano distribuiti equamente e che le tecnologie non diventino strumenti di controllo o oppressione.

Un aspetto cruciale da considerare è che oggi molte aziende sono in grado di sviluppare sistemi di intelligenza artificiale internamente, senza un adeguato controllo o supervisione esterna. Questo pone una grande responsabilità etica sulle imprese, che dovrebbero adottare fin da subito i principi stabiliti dallo AI Act, anche prima della sua completa applicazione legale. Questo regolamento, che mira a garantire un uso sicuro e trasparente dell'intelligenza artificiale, può fornire linee guida per evitare usi impropri, come discriminazioni o violazioni della privacy.

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Conclusione 

Oltre a ciò, le aziende dovrebbero anche dotarsi di codici di autodisciplina che vadano oltre i requisiti minimi di legge. Questi codici potrebbero includere impegni a favore della trasparenza degli algoritmi, del monitoraggio continuo delle decisioni prese dall’AI e della garanzia che l’AI non perpetui pregiudizi o disuguaglianze sociali.

I Nobel 2024 non sono solo una celebrazione dell'ingegno umano, ma anche un richiamo all'importanza della responsabilità nel guidare questa rivoluzione scientifica verso un futuro etico e sostenibile che dovrà essere anche oggetto di apposite discipline probabilmente a livello sovranazionale.




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